Dio si fa povero per venire ad abitare in mezzo a noi – Giovedì della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

13 Novembre 2019

Giovedì della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Sap 7,22-8,1   Sal 118

+ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,20-25)

Il regno di Dio è in mezzo a voi.

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».

Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Dio si fa povero per venire ad abitare in mezzo a noi

“Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione… è in mezzo a noi”. Gesù risponde alla domanda che ognuno rivolge al Cielo, soprattutto quando vive un tempo di particolare sofferenza e avverte la sua insufficienza nell’affrontare i problemi. “Se Dio c’è, dov’è?” spesso in eventi drammatici sentiamo risuonare questo drammatico interrogativo. La parola di Gesù non è un tentativo di difesa di un Dio che appare reticente, ma è la chiave di lettura dell’evento della croce nel quale Dio si mostra come colui che “sta in mezzo”. Sul Golgota Gesù è in mezzo a due malfattori e lui stesso afferma: io sto in mezzo a voi come colui che serve. 

Dio non ostenta la sua presenza, ma si dona in maniera silenziosa, perché prima ancora che essere riconosciuto come Dio, inteso come l’Onnipotente, il Sovrano della terra, il Re dei re, Egli desidera essere accolto e amato. In Gesù, Dio abita in mezzo a noi, nella carne sofferente dei poveri, soprattutto di coloro che non hanno la voce per protestare o attirare l’attenzione su di loro e così, ai nostri occhi distratti, essi, e con loro anche quel dio che si cerca altrove, rimangono nell’ombra dell’indifferenza. Sì, Dio è tra i sofferenti e chi viene rifiutato. È stando in mezzo ai poveri che Dio fa brillare la sua gloria che, come una folgore, abbraccia tutto l’orizzonte della vita. 

Se cerchi Dio lo trovi tra i poveri. Lì, facendosi uno di loro ed entrando nel loro vissuto, scopriamo che Dio è presente anche nella nostra condizione di povertà. 

Dio condivide la mia povertà perché possa vincere la paura e gestire la rabbia, che la sofferenza porta con sé. Non sono le “rivelazioni” che ci risollevano dalle miserie in cui cadiamo, ma le relazioni fatte di compagnia e condivisione, accettazione e ascolto reciproci.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!