Giovedì dopo le Ceneri

14 Febbraio 2018,

+ Dal Vangelo secondo Luca (9, 22-25)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

La pagina del vangelo di Luca che abbiamo ascoltato riporta le parole di Gesù subito dopo aver preso la decisione di intraprendere la strada verso Gerusalemme. Ogni Israelita saliva a Gerusalemme almeno per la festa di Pasqua; Gesù sceglie di intraprendere quel pellegrinaggio conferendo ad esso un senso diverso dal solito. Non si trattava si raggiungere il tempio per celebrare un rito che ricordava al popolo di essere stato liberato dalla schiavitù per rimanere libero, ma Gesù sceglie la via della croce, cioè la via della sofferenza vissuta per amore. A Gerusalemme Gesù celebrerà la Pasqua offrendo la propria vita in sacrificio per donare all’uomo la forza di vivere la propria croce, cioè le crisi che la vita ci presenta, come un’occasione nella quale fare la stessa scelta di Gesù. Egli nella sofferenza abbraccia e accoglie ogni sofferente e ognuno che causa di sofferenza altrui per affermare che solo l’amore vince il male. L’egoismo si annida nel nostro cuore e assume il potere del despota che afferma: a cosa serve dirsi dei no e darsi ai fratelli, se poi non ci si guadagna nulla? La contro domanda di Gesù a coloro che conducono ogni giorno la battaglia di libertà dal male dentro di sé è capovolta: a cosa serve guadagnare qualcosa – che inesorabilmente bisogna lasciare – se poi si perde la vita che invece ci è stata data per rimanere per sempre?

In questa giornata esercitiamoci a dire qualche no al nostro egoismo per dire sì a ciò che può agevolare e rasserenare il dialogo e la relazione tra noi.  Preghiamo con la Chiesa:

Ispira le nostre azioni, Signore,
e accompagnale con il tuo aiuto,
perché ogni nostra attività
abbia sempre da te il suo inizio
e in te il suo compimento.
Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen

Buona giornata!