Avvento, tempo nel deserto in cui farsi fecondare dallo Sposo divino
Risuona più volte nella liturgia della parola di oggi il temine Vangelo, buona notizia, che è affidata da Dio al messaggero. Isaia presenta l’angelo, l’annunciatore della buona notizia, l’evangelizzatore come colui che deve parlare al cuore e proclamare gioiosamente e con forza la venuta del Signore come Pastore. Egli viene incontro all’uomo nel deserto e in esso apre una strada verso la liberazione e la pace. Questo è il primo annuncio, l’annuncio che sempre deve risuonare in ogni circostanza e in ogni luogo di vita. Nei deserti dell’esistenza, sperimentiamo la nostra insufficienza perchè non bastiamo a noi stessi e confessiamo il peccato che alimenta il deserto dentro di noi e la solitudine. E’ lì che Dio parla al cuore perchè ci rivela il suo amore sponsale. Giovanni il Battista dice, con l’immagine del sandalo da sciogliere (tradizione del levirato, per cui quando una donna rimaneva vedova senza figli, il cognato, cioè il fratello dello sposo doveva prenderla in moglie e fecondarla) che egli non è lo sposo, ma solo il suo amico. Come tale il suo compito è quello di preparare l’accoglienza dello Sposo. Il segno dell’acqua significa la necessità di aprire il cuore ad accogliere e ad assimilare il Vangelo, cioè l’evento nel quale avviene l’incontro intimo e fecondante tra lo sposo e la sposa: è il battesimo nello Spirito Santo. Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio è più forte di Giovanni, perchè, il Battista è voce, Gesù è la Parola che crea, il Battista prepara, Gesù realizza l’incontro sponsale, il Battista indica la strada della libertà, Gesù è la Via perchè Lui è la vera Vita. E’ necessario vivere questo tempo, nel quale riconoscere i nostri deserti come occasioni di rinnovamento e rinascita. La pratica penitenziale crei maggiore spazio all’ascolto della Parola di Dio. Essa non indica solo ciò che dobbiamo fare e quale comportamento morale assumere, ma innanzitutto ci unisce al cuore di Dio, ci trasfonde i suoi sentimenti e la sua intenzionalità, per poter essere fecondi nel bene. Buona domenica a tutti!