Il potere del discernimento, attesa per attenzione verso …

3 Dicembre 2017

Qualsiasi inizio, come anche quello del nuovo anno liturgico, suscita stati d’animo contrastanti, timore per ciò che ci aspetta ed entusiasmo per ciò che vorrei realizzare nel tempo che ho davanti. Cogliamo che ci troviamo nel tempo di mezzo (nel vangelo chiamato tempo della notte con le sue quattro veglie) nel quale siamo chiamati a vivere esercitando il potere di compiere il compito che ci spetta. La notte come tempo di mezzo, tra un’esperienza e un’altra, tra una conclusione di qualcosa e un nuovo inizio, è un tempo delicato perchè è carico di attesa. Quello dell’Avvento è un tempo da vivere nell’attesa, cioè dell’attenzione a noi stessi, soprattutto quando avvertiamo la solitudine delle responsabilità individuali, quando siamo soli con noi stessi, i nostri stati d’animo,i nostri pensieri, le nostre attese, i nostri bisogni e i nostri progetti. In questa notte di irriducibile solitudine ci viene chiesto di esercitare il potere datoci dal padrone di casa. Si tratta di vivere l’attesa come attenzione da riservare a se stessi e agli altri che condividono con noi l’abitazione. c’è un potere da esercitare attraverso il compito dell’essere vigilanti come il portinaio. Detto in altri termini il potere del discernimento! Come il portinaio anche la mia coscienza esercita il potere dell’auto riflessione per identificare i pensieri nemici e i pensieri amici, cioè riconoscere i pensieri che alimentano stati d’animo spiacevoli (ira, invidia, gelosia, risentimento, delusione) che mi portano ad “addormentarmi”, cioè a chiudermi nel silenzio evitante, e quelli che invece mi aiutano a sviluppare l’attenzione verso l’altro, ad entrare in sintonia col suo cuore, a provare compassione. L’autoriflessione, il discernimento non è semplice autocritica e analisi critica giudicante che riduce l’errore a chi lo commette, il peccato col peccatore, la colpa col colpevole, ma conoscenza gentile di sè e degli altri che apre all’accoglienza. Il discernimento dei pensieri è la selezione degli stessi per permettere a quelli buoni di trovare cittadinanza per tradursi in comportamenti assertivi, propositivi, prosociali, e tenere fuori quelli negativi perchè non ci scoraggino a fare il bene e a cogliere sempre l’occasione opportuna per farlo, il tempo in cui Dio viene a far visita e si fa incontrare. Buona domenica a tutti!!!