Il sostegno delle donne fondamentale per la missione della Chiesa

20 Settembre 2019

Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni

1Tm 6,2-12  Sal 48   

+ Dal Vangelo secondo Luca(Lc 8,1-3)

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.

In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. 

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

In questo piccolo quadro l’evangelista Luca offre un breve sommario dell’attività di Gesù che predica annunciando il vangelo del regno di Dio. Gesù non insegna in una scuola, ma si fa pellegrino andando incontro alla gente e condividendo con loro la vita.  L’esempio di Gesù è il modello dell’evangelizzazione della Chiesa che non occupa spazi ma intesse relazioni creando un sistema, come quello circolatorio del corpo, attraverso il quale si diffonde la presenza di Dio. 

L’evangelizzazione non è un fatto di singoli eroi ma è un’esperienza comunitaria. Gesù condivide la sua missione con i suoi apostoli e, insieme con loro, sono sostenuti da alcune donne. La comunità ecclesiale non è una setta maschilista nella quale la “classe dirigente” è maschile e la manovalanza femminile. Gesù pensa e forma la sua chiesa come una famiglia in cui, come nella prima descritta nella Genesi, c’è maschio e femmina. 

La presenza femminile nella comunità non è in forma subordinata o funzionale rispetto a quella maschile, ma è fondamentale perché senza di essa si scadrebbe facilmente nella prestazione.

Il genio femminile, con la sua creatività tipicamente materna, mitiga l’istintività maschile e la orienta verso la generatività. 

Le donne ricordano agli uomini della comunità la necessità di essere debitori di riconoscenza verso Dio e, come tali, di restituire a Lui, in termini di servizio amorevole ai fratelli, la grazia della guarigione che hanno ricevuto. 

Vogliamo ricordare e ringraziare quelle donne che consacrano la loro vita a Gesù per sostenere con il loro sacrificio la missione evangelizzatrice dei sacerdoti e della Chiesa tutta. In maniera particolari le suore di clausura che più intimamente unite a Cristo sono più profondamente e misteriosamente presenti nel mondo come l’anima nel corpo.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!