L’amabilità rende l’Amore possibile in mondo impossibile

13 Febbraio 2019

L’amabilità rende l’Amore possibile in mondo impossibile – SANTI CIRILLO E METODIO

At 13,46-49  Sal 116  

+ Dal Vangelo secondo Luca(Lc 10,1-9)

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

 

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Oggi la chiesa celebra la festa dei Santi Cirillo e Metodio, due fratelli che nel IX secolo d. C. portarono il Vangelo nell’Europa dell’Est abitata dai popoli slavi. Il grande merito di questi due evangelizzatori è stato quello di portare la fede cristiana adattandosi alla lingua e alla cultura di quella gente che ignorava sia il latino che il greco, le lingue più usate nella chiesa dell’epoca. I fratelli Cirillo e Metodio hanno varcato i confini della loro patria, erano infatti greci originari di Tessalonica, l’attuale Salonicco, per portare i vangelo in terre lontane e a popoli sconosciuti. Essi, attualizzando le parole di Gesù rivolte ai quei discepoli che dovevano evangelizzare ogni parte del mondo, non hanno imposto il loro credo ma, immergendosi nella vita culturale e sociale di quei popoli, hanno fatto conoscere Gesù, fratello di ogni uomo sulla terra. Il numero dei discepoli è di settantadue perché tanti erano i popoli sulla faccia della terra allora conosciuti. L’invio missionario dovunque rivela lo sguardo di Dio che abbraccia tutto il mondo anche quando appare soprattutto nel suo aspetto ostile e aggressivo. L’immagine del lupo indica il fatto che la luce del Vangelo deve essere portato proprio lì dove più fitte sono le tenebre della violenza e della conflittualità. Lo sguardo di Gesù sul mondo dell’uomo non è quello di un innamorato incantato che vede la realtà con un’ottica idealistica ed edulcorata. Gesù invita i suoi discepoli a guardare il mondo con amore per poter riconoscere, al di là dei limiti e dei peccati, la bellezza presente in ciascuno e soprattutto il fatto di essere fratelli, perché figli di un unico Padre Dio e di un’unica madre la Chiesa. Gesù è l’inviato dal Padre nel mondo che non lo riconosce; ma questo non gli impedisce di amarlo. Come amare chi non è amabile? Ama veramente e fino alla fine chi si rende amabile. La mitezza incarnata dall’agnello è l’amabilità che non è accondiscendenza incondizionata ma è scelta di fare il bene possibile anche in condizioni esterne impossibili. Questo atteggiamento non è naturale, ma divino. La missione di Gesù e dei suoi discepoli è proprio quella di rendere possibile l’amore anche dove è umanamente impossibile che nasca, soffiare la pace e la comunione nel deserto dove infuriano i venti delle contrapposizioni e delle lotte, generare vita dove si producono strutture di morte.

 

Signore Gesù, donami di guardare il mondo come la mia casa ma anche di non chiudere il mondo entro i confini di una casa. Vorrei che il pezzo di mondo in cui vivo sia la casa dove abitare insieme con te come figlio e in compagnia dei miei fratelli e sorelle, così i muri della mia casa siano i confini del mondo. Purifica il mio cuore dalla diffidenza e dal pregiudizio che fanno vedere ogni cosa nel suo lato oscuro. Ti chiedo la grazia di essere amabile nel testimoniare la fede senza inciampare nell’orgoglio di chi non ammette errori e imperfezioni. Che sia portatore di speranza che abbatte i muri delle incomprensioni e interpreta il linguaggio universale della carità.

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore, in particolare agli innamorati!