Offrendosi liberamente alla sua passione …

10 Aprile 2019

Offrendosi liberamente alla sua passione – Mercoledì della V settimana di Quaresima

Dn 3,14-20.46-50.91-92.95   Dn 3,52-56  

+ Dal Vangelo secondo Giovanni(Gv 8,31-42)

Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

 

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».

Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».

Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».

Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Non è facile riconoscersi mancanti davanti agli altri e ancor meno bisognosi d’aiuto. Per questo motivo coloro che iniziano a credere sono refrattari all’invito loro rivolto da Gesù di lasciarsi liberare. Ognuno ha delle dipendenze che non gli permettono di essere veramente libero, ma spesso si preferisce non prendere coscienza delle debolezze per salvaguardare quella facciata d’integrità e rettitudine che si vorrebbe offrire agli altri. Potremmo avere l’illusione di essere liberi per il fatto di non avere condizionamenti esterni che impediscono di fare quello che si vuole. In realtà la vera libertà è una prerogativa di Dio che la esercita nell’amare l’uomo come figlio, donandogli l’eredità dello Spirito Santo. C’è infatti una falsa libertà, quella proposta da satana, che insinua nell’uomo il desiderio dell’anti-comunione, cioè dell’autonomia svincolata da ogni forma d’impegno ed esigenza. La libertà è offerta da Gesù a chi, sciolto dai vincoli di dipendenza dal male, si fa servo della gioia dei fratelli. Inseguire la falsa libertà porta ad essere strumenti di morte delle relazioni personali; chi si fa servo dei fratelli riflette sul suo volto la bontà del Padre. Libero non è colui che è sciolto da ogni vincolo, ma, al contrario, è il discepolo che, unendosi a Gesù, assimila la sua scelta di amore e di servizio. Come il Padre celeste, anche lui non condanna nessuno per il suo peccato, ma liberamente offre la sua vita perché il peccatore viva. Il sacrificio di Gesù sulla croce è il segno più luminoso della libertà che Dio offre all’uomo.

 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!