Vigili sentinelle del nostro cuore! – Mercoledì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

12 Febbraio 2020

Mercoledì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

1Re 10,1-10   Sal 36   

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 7,14-23)

Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». 

Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti. 

E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Vigili sentinelle del nostro cuore!

«Tu (Signore, amante della vita) ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata» (Sap 11,24). Questa bellissima preghiera è una confessione di lode a Dio creatore. La creazione è un atto d’amore col quale il Signore dona vita ed esistenza ad ogni creatura. Perciò se tutto è amato, tutto è buono. Stando così le cose dovremmo vivere beati, e così sarebbe se l’uomo fosse capace di essere veramente libero di amare come il suo Creatore. 

L’uomo è l’unica creatura a cui è stata affidato il dono della libertà e la vocazione di amare come Dio. Tuttavia, l’uomo non è Dio e nel suo cuore convivono pensieri di pace e progetti di guerra. Il confine tra il bene e il male passa dentro il cuore dell’uomo che è chiamato a scegliere cosa seguire e chi essere. La fatica dell’uomo, che Gesù fa sua diventando nostro fratello nella carne, è quella di mortificare le passioni cattive che ciascuno porta con sé e per tirar fuori la parte migliore, quella più bella. 

Puro è quell’uomo che, dando un limite alla propria cupidigia, conforma il suo cuore, cioè il suo modo di pensare a quello di Dio e fa aderire la sua volontà a quella del Cielo. Gesù ha dichiarato beati i puri di cuore perché essi vedono Dio come un Padre e non come un padrone contro cui entrare in competizione. 

Se ogni cibo è buono ogni persona è degna di essere accolta senza paura e diffidenza. Non dobbiamo temere il male che subiamo perché è passeggero e va via. Non abbiamo paura della calunnia, delle trame e delle congiure. Gli uomini non possono toglierci nulla che non sia già destinato a perire. Dobbiamo vigilare che non ci venga rubata la speranza. Essa è la luce che ci fa guardare sempre avanti e realizzare la nostra vocazione di amare i fratelli con la stessa carità con la quale Dio ci ama.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!