Cambiare per Vivere

21 Gennaio 2018

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Un giorno Gesù ebbe a dire di sè: qui c’è più di Giona! Nel racconto dell’omonimo libro dell’ Antico Testamento si narra infatti di tale profeta inviato da Dio nella capitale dell’Assiria, nemici giurati degli ebrei, a proclamare la necessità della conversione. Giona, anche se di malavoglia, dopo che aveva tentato di fuggire, va a Ninive e annuncia l’imminente distruzione della città, al compimento del tempo di 40 giorni. Nel vangelo capiamo perchè Gesù dice di essere più di Giona; egli infatti non preannuncia la punizione di Dio per costringere alla conversione, ma annuncia l’amorevole prossimità di Dio, che ascolta il desiderio della felicità dell’uomo, e gli offre il suo aiuto. Da qui l’invito a fargli spazio, cogliere l’occasione per stringere con Lui una relazione di amicizia, non convenevole, non formale, non utilitaristica, ma libera, semplice, confidente, sincera. Gesù, in altri termini propone agli uomini, suoi fratelli, la sua compagnia e la sua guida affinchè essi possano vivere pienamente e costruttivamente il cambiamento, che è un fatto normale e che riguarda ogni uomo. infatti ognuno di noi è ad un tempo sempre lo stesso, ma anche cangiante, perchè si sviluppa, cresce. ogni persona deve fare i conti con i suoi cambiamenti a cui si sommano anche i cambiamenti esterni. la vera sfida è gestire il cambiamento interiore, cioè del modo proprio di pensare, finalizzando ad un obbiettivo ben preciso che è quello di raggiungere la felicità. Gesù ci interpella, come i primi discepoli che incontra sul lago di Tiberiade, a cambiare modo di pensare e quindi di impostare la propria vita non semplicemente con l’dea di conservare gelosamente ciò che si considera proprio o a trattenere ciò che si ritiene di aver conquistato con grande fatica e sacrificio. Si gestisce il cambiamento e lo si orienta verso il vero nostro bene, quando, fidandoci di Gesù, decidiamo di uscire dalle nostre barche, uscire cioè dai nostri schemi mentali rigidi e accettare l’avventura della relazione con l’altro, affrontando la paura dell’ignoto con la fiducia che accordo a Colui che amo. Gesù, motiva l’invito al cambiamento non con la minaccia, come ffa Giona, ma con la promessa di trasformare il discepolo in “pescatore di uomini”, cioè in fratelli che si aiutano reciprocamente a uscire dall’aridità dell’individualismo per farci gustare la gioia della comunione fraterna. Questo è il tempo nel quale sentiamo l’urgenza del cambiamento del cuore per uscire dalle nostre rigidità, asprezze, spigolosità, e farci aiutare dal Signore a diventare gli uni per gli altri ponte che mette in comunicazione, rifugio sicuro dalle paure, casa accogliente in cui vivere la gioia della condivisione. In conclusione mi piace parafrasare un’espressione di Sant’Agostino, se non cambi con Colui che non cambia, cambierai con ciò che cambia. Se ci lasciamo cambiare interiormente dal Signore, che non cambia idea circa il suo amore per noi, cambieremo come cambia qualsiasi cosa che col tempo si corrompe e sparisce. Buona domenica a tutti!