La nostalgia dell’amore comunione – Martedì della II settimana di Avvento

10 Dicembre 2019

Martedì della II settimana di Avvento

Is 40,1-11   Sal 95  

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,12-14)

Dio non vuole che i piccoli si perdano

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 

«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? 

In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. 

Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

La nostalgia dell’amore comunione

Non è vero che Dio non è di parte! Dio si schiera decisamente a favore dei più piccoli, dei più vulnerabili e fragili. Essi sono quelli che più facilmente possono smarrirsi come una pecorella che, magari perché distratta, non ritrova più il suo gregge. 

Così ciascun membro della comunità, soprattutto chi ha il compito di custode e guida, non può rimanere indifferente davanti allo smarrimento dei suoi fratelli e sorelle. Per amore dei più piccoli deve saper lasciare ciò che è più gratificante o le proprie isole di confort, e intraprendere un viaggio faticoso di ricerca verso l’altro per recuperare il rapporto con chi si è allontanato.

Nei conflitti non basta assegnare i posti, quelli riservati ai giusti e quelli assegnati ai ribelli. Per amore della unità e della comunione totale bisogna fare ogni sforzo per recuperare e reintegrare. 

Come agli occhi di Dio, così ai nostri, nessuno è un numero. Il vuoto lasciato da un fratello deve scuoterci, affinché possiamo vincere la rassegnazione con il desiderio sempre rinnovato della comunione fraterna. 

Potremmo avere il dubbio che l’insistenza con la quale ricercare il fratello o la sorella che si sono allontanati sia invadenza e che invece bisogna rispettare le scelte altrui lasciandoli andare. Tuttavia, lasciare andare non significa indifferenza. Il cercare l’altro per ricostruire il rapporto con lui è cosa diversa dall’inseguirlo per ripossederlo. 

Lo smarrimento dei più piccoli deve portarci anche a riflettere sulle nostre omissioni nel bene che hanno allentato i legami affettivi. La ricerca dell’altro parte dalla conversione personale e dalla riparazione di ciò che ha potuto provocare lo smarrimento del fratello.

Lasciamoci ispirare dalla gioia pregustata di ritrovare la comunione fraterna, piuttosto che dello sterile giudizio di chi si limita a prendere atto di una situazione dolorosa e a condannare. Questo è il tempo della nostalgia della comunione.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!