La vigilia e il tempo dell’attendere Dio senza pretendere – Feria propria del 24 Dicembre

24 Dicembre 2019

Feria propria del 24 Dicembre

2Sam 7,1-5.8-12.14.16   Sal 88  

+ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,67-79)

Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:

«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,

perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi un Salvatore potente

nella casa di Davide, suo servo,

come aveva detto

per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici,

e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri

e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,

di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo

perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza

nella remissione dei suoi peccati.

Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,

ci visiterà un sole che sorge dall’alto,

per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre

e nell’ombra di morte,

e dirigere i nostri passi

sulla via della pace».

La vigilia e il tempo dell’attendere Dio senza pretendere

Dopo Elisabetta, anche Zaccaria viene riempito di Spirito Santo e benedice. Elisabetta riconosce in Maria colei che ha creduto e che ha aperto la via a Dio perché potesse farsi vicino all’uomo. Zaccaria benedice Dio riconoscendo nel figlio suo, Giovanni, il profeta dell’Altissimo. Il concepimento e la nascita di Giovanni è il segno della misericordia di Dio che non dimentica la scelta d’amore che ha fatto nei confronti del suo popolo, ma la compie inviando a noi il Salvatore.

La tenerezza e la misericordia di Dio sono evocati da Zaccaria per riconoscere in Lui tratti e atteggiamenti che sono propri di una madre, primo fra tutti la pazienza nell’attendere. Egli è il Signore che non pretende i servigi, ma che attende che il cammino dell’uomo si compia affinché, liberato dalle ansie da prestazione e dalle paure di commettere colpe, possa servirlo con amore e riconoscenza.

Il sole che sorge dall’alto è un’immagine paradossale per dire il capovolgimento dei principi che regolano le relazioni che umanamente sono basate su criteri di affermazione di sé sugli altri. Il sole che sorge non è come quello dei grandi re che si ergono sui popoli per dominarli, ma sorge per immergersi nel caos dell’uomo senza Dio e portare ordine e pace. 

Attraverso Gesù Dio non viene a giudicare con una visita ispettiva il suo popolo, ma si fa prossimo per sollevarlo come l’aquila la sua nidiata. 

Dio attende che facciamo sorgere dentro di noi il sole della giustizia per diradare le tenebre del dubbio, dello scoraggiamento, della diffidenza, della colpevolizzazione. Accogliamo con gioia il sorgere di questo sole che annuncia e realizza l’umanità nuova, non più schiacciata sotto il dominio del peccato, ma liberata e libera di amare. In Gesù vediamo realizzate le nostre speranze più vere!

Auguro a tutti una serena giornata, vigilia di Natale, e vi benedico di cuore!